LESOTHO

Principali problematiche riguardanti i bambini in LESOTHO

- Povertà, siccità ed epidemie di HIV/AIDS hanno reso più della metà della popolazione del Lesotho dipendenti dall’assistenza alimentare

- Il 35% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno

- L’epidemia di HIV/AIDS è tra le peggiori al mondo

- La speranza di vita alla nascita è diminuita dai 60 anni del 1991 ai 35 anni scarsi nel 2005

- Nonostante donazioni di cibo per far fronte alle emergenze, è pressoché impossibile che il Lesotho possa eliminare la fame e la povertà estrema entro il 2015. Persino per gli orfani e gli altri bambini in difficoltà (inclusi quelli a capo di nuclei famigliari) il perdurare della crisi alimentare rappresenta la peggiore difficoltà

- I tassi di mortalità infantile, di bambini al di sotto dei 5 anni e di donne in gravidanza, sono tutti aumentati considerevolmente dai primi anni ‘90



- La maggior parte dei giovani sono consapevoli dei rischi di HIV e gravidanza, tuttavia continuano a praticare comportamenti a rischi quali rapporti sessuali con molteplici partner e senza l’utilizzo del preservativo. A contribuire alla diffusione dell’AIDS sono anche gli stupri e le molestie sessuali

- Solo 2.000 dei circa 56.000 soggetti che necessitano di terapia anti-retrovirale la ricevono

- Il tasso di iscrizione delle ragazze a scuola sta diminuendo notevolmente; molte ragazze sono costrette a lasciare la scuola per prendersi cura dei fratelli più piccoli o di altri membri della famiglia a causa della perdita di un genitore o di entrambi

PROGETTI

Maputsoe - LAURA VICUNA Scuola materna

A Maputsoe è presente un centro gestito dalle suore salesiane della comunità di St. Luke: il LAURA VICUNA, che ospita la NURSERY SCHOOL.

Il centro, costituito da 5 classi, ospita un totale di 120 bambini dai 3 ai 5 anni di età.

Il personale impiegato è composto da 5 insegnanti, 1cuoca e 1bidella.

Ai bambini la scuola provvede con due pasti al giorno, la colazione ed il pranzo (a base di riso o polenta, con verdure o fagioli  e, saltuariamente carne).

Dopo il pranzo i bambini si  sdraiano sui tappeti per un riposino e verso le 14 fanno rientro a casa.

La scuola e’ bene organizzata, i bambini vivono in un’atmosfera serena.

Alle pareti delle classi sono appesi grandi cartelli che raffigurano  l’alfabeto,  i numeri ed i colori.

In un locale attiguo alla cucina, ordinata e pulita, è immagazzinato e conservato il cibo.

All’esterno vi e’ un’area attrezzata con altalene ed altri  giochi.

Vi sono inoltre 2 gabinetti e 3 secchi con acqua e sapone, dove i bambini possono lavarsi le mani prima di rientrare in classe.

La comunità locale delle suore salesiane gestisce, oltre alla scuola materna, anche la scuola elementare, la scuola superiore e la scuola professionale triennale (ricamo, cucito e maglieria). Per maggiori dettagli si veda l’allegato 1.

Gli interventi di            

Bankuore a sostegno delle comunità in Sud africa e Lesotho

DUE PASTI AL GIORNO PER I BAMBINI DELLE SCUOLE

Una sana nutrizione è fondamentale per la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo sano ed equilibrato di ogni individuo. Bambini ben nutriti rendono anche meglio a scuola.

La malnutrizione, al contrario, è risultata essere la causa principale della metà delle morti infantili nel mondo. I bambini denutriti hanno minore resistenza alle infezioni ed è più facile che muoiano per comuni malattie infantili. E coloro che sopravvivono spesso cadono in un circolo vizioso di ricorrenti infezioni e malattie che ne compromettono la crescita, spesso con danni irreversibili al loro sviluppo cognitivo e sociale.

Le loro condizioni di denutrizione spesso sono invisibili: tre quarti circa dei bambini che muoiono per cause connesse alla malnutrizione, sono solo relativamente deboli e non manifestano chiaramente segni della loro vulnerabilità fisica.

(Fonte: UNICEF “Rapporto sulla nutrizione 2006”)

Poiché tutti i bambini che frequentano le scuole delle missioni precedentemente descritte provengono da famiglie poverissime, molti di loro soffrono di denutrizione.

Prendersi cura della loro educazione non può prescindere anche dal prendersi cura delle loro necessità fisiche. Per questa ragione, ciascuna scuola provvede al fabbisogno nutrizionale di ciascun bambino con due pasti al giorno, a colazione e a pranzo.

Se, in via preliminare, il bisogno prioritario è quello di garantire due pasti al giorno a ciascun bambino, l’intenzione per il futuro è quella di riuscire ad incrementare il contenuto nutritivo e vitaminico di ciascun pasto, migliorandone la qualità.

In quest’ottica, per il futuro s’intende operare al fine di:

§Coinvolgere esperti nutrizionisti in grado di indicare quali cibi e apporti calorici, nutrizionali e vitaminici meglio si adattano all’alimentazione di quei bambini;

§Formare il personale preposto alla preparazione dei pasti in termini di modalità di cottura e conservazione degli alimenti, al fine di preservarne il più possibile i valori nutrizionali e gli sprechi di cibo;

§Provvedere a spazi e strumenti adeguati alla preparazione e al consumo dei cibi;

§ Ottimizzare costi e logistica dell’approvvigionamento di cibi e bevande, anche con accordi e convenzioni con negozi e supermercati locali da cui si è soliti acquistare

GLI STIPENDI AGLI INSEGNANTI

I salari corrisposti agli insegnanti che lavorano presso le scuole descritte in precedenza, oscillano tra i 1.000 e i 1.500 ZAR (SA Rand) che corrispondono a circa 89 – 133 euro al mese.

Nelle scuole statali, invece, gli stipendi corrisposti agli insegnanti sono superiori, pari a circa 5.000 ZAR, ovvero circa 444 euro.

Il fatto di pagare salari più bassi unito all’esiguo numero di insegnanti qualificati reperibili, rende estremamente difficile riuscire ad evitare che il personale insegnante impiegato nelle scuole gestite dalle suore salesiane lasci il lavoro dopo poco tempo, non appena ne trovi uno meglio remunerato.

La maggior parte degli insegnanti dei centri descritti, provengono dalle baraccopoli. A seconda della scuola in cui lavorano, essi ricevono una formazione direttamente dalle suore o frequentando un corso per ricevere un diploma di abilitazione all’insegnamento.

In Jacksonsdrift, ad esempio, le suore aiutano le ragazze delle baraccopoli fornendo loro un lavoro come assistenti che affiancano le insegnanti per training della durata di 1 anno. Quelle che nell’anno di affiancamento dimostrano buone capacità, vengono iscritte ad una scuola di Soweto (pagata dalle suore) in modo da permettere loro di conseguire un attestato di abilitazione all’insegnamento e, successivamente, aiutarle nella ricerca di un lavoro.

Al fine di contribuire a sostenere le comunità locali anche in questa attività, l’intenzione è di provvedere a:

§Garantire a ciascun insegnante lo stipendio mensile concordato;

§Garantire un insegnante per ogni classe;

§Garantire formazione e training periodico agli insegnanti al fine di mantenere aggiornata la loro preparazione professionale;

Cercare di incrementare i livelli salariali degli insegnanti, al fine di livellarli quanto più possibile a quelli dei docenti delle scuole statali.

 

PROGETTO ST. MARIA MAZZARELLO

VOCATIONAL TRAINING CENTER

Il centro necessita del materiale per 20 ragazze dei villaggi circostanti Maputsoe in Lesotho.

 

Il costo stimato per gli arredi della struttura e’ di euro 6500,00 cosi’ suddivisi:

 

QUANTITA’

DESCRIZIONE

PREZZO in euro

-

Armadi a muro per il magazzino

1000,00

7

Armadi in metallo

1400,00

1

Tavolo per il taglio

300,00

20

Sedie

1250,00

8

Tavoli da lavoro

750,00

3

Macchine industriali

1800,00

TOTALE

 

6500,00

 

 

Per dare il via al progetto e’ necessario anche dotare ogni ragazza di un kit da lavoro. Il costo stimato per l’acquisto delle attrezzature di lavoro e’ di 300 euro.

Ogni kit costitutito da   varie forbici, centimetro, aghi e metro in legno costa15 euro.

 

Il centro necessita anche di 3 insegnanti. Lo stipendio annuale di un insegnante e’ di 800 euro.

 
 

“RICUCIAMO LA DIGNITA’ FEMMINILE”

LA CONDIZIONE FEMMINILE IN LESOTHO:

Fino a qualche tempo fa in Lesotho le donne avevano l’onere di gran parte delle responsabilità economiche, sociali e familiari, mentre i loro mariti e parenti maschi erano costretti a lavorare nelle miniere del Sud Africa.

A seguito del drastico taglio di posti di lavoro nel settore minerario, l’industria tessile è diventata una voce di importanza sempre maggiore nell’economia del Lesotho dove, il 90% dei dipendenti è costituito da donne.

CONTESTO:

Le suore Salesiane sono presenti a Maputsoe nel Lesotho da oltre 25 anni con un centro di formazione per i poveri dei villaggi adiacenti al centro che parte dalla “Nursery School” fino alla “Scuola professionale“ di taglio e cucito. In particolar modo questa scuola attiva fin dal 1988,  ha già visto uscire complessivamente un migliaio di ragazze.

La “Scuola professionale” di taglio e cucito accoglie 180 ragazze tra le più povere dei villaggi intorno al centro di Maputsoe e dura 3 anni; durante questi anni si apprende l’insegnamento di maglieria, ricamo e confezionamento di diversi capi di abbigliamento come: divise scolastiche, abiti, maglioni, borse, accessori per la casa, etc.

Una volta terminato il corso il vero problema  è trovare un posto di lavoro. Da un’analisi effettuata dalle suore del villaggio è emerso che il settore dove c’è  maggior interesse proviene da Scuole e Ditte con la richiesta di divise da destinare agli alunni delle primarie e secondarie e ai lavoratori.

PROGETTO:

Costruzione di un edificio da adibire a laboratorio per l’apprendistato di taglio e cucito con tavoli da lavoro e macchinari per il confezionamento e da magazzino completo di scaffalature per lo stoccaggio delle divise. 

DESTINATARI DEL PROGETTO:

Circa 10 ragazze ogni anno provenienti dai villaggi adiacenti al centro delle suore Salesiane di Maputsoe, Lesotho che hanno concluso il corso di formazione professionale di 3 anni presso “St. Mary Mazzarello Craft Centre” . (vedi foto pag.1)

FINALITA’ e OBIETTIVO:

Il progetto ha come obiettivo la costruzione di un edificio da adibire a laboratorio con tavoli da lavoro e macchinari per il confezionamento e da magazzino, completo di scaffalature, per lo stoccaggio delle divise.  Con questa struttura si darà vita ad un centro di promozione femminile per 10 ragazze che usufruiranno questo spazio come apprendistato della durata di 1 anno, al fine di poter intraprendere una professione artigianale di taglio e cucito permettendo a loro di mantenere in maniera dignitosa se stesse e le loro famiglie.

Al termine di questo apprendistato ognuna potrà continuare la propria attività professionale autonomamente lasciando la possibilità ad altre 10 ragazze di intraprendere il percorso di avviamento al lavoro.

In questo modo si da la possibilità ciclicamente ad un numero maggiore di donne di inserirsi nel mondo del lavoro finalizzato alla propria autonomia.

MODALITA’:

La realizzazione dell’edificio è sostenuto dalla Società L.I.S.A. Spa (CO) maggior finanziatore dell’opera e dall’ associazione Bankuore Onlus che si occuperà di trovare fondi per l’arredo e all’avviamento del tirocinio.

Successivamente il progetto si autofinanzierà con i ricavi ottenuti principalmente dalla produzione e vendita delle divise.

TEMPI e COSTI:

  • Costruzione dell’edificio: in fase d’opera. Temine lavori: estate 2009.

Costo complessivo 35.000€ ca., utilizzando come manodopera volontari italiani.

  • Avviamento dell’operatività del laboratorio: all’acquisto di  n. 10 macchine da cucire e materiale per la realizzazione delle divise: stoffa, modelli, filo da cucire, etc.., 

Costo complessivo 11.000€ ca.

INTESTAZ. 1